“Immaginate che un essere umano [potete immaginare di essere voi] sia stato sottoposto ad un’operazione da parte di uno scienziato malvagio. Il cervello di quella persona [il vostro cervello] è stato rimosso dal corpo e messo in un’ampolla piena di sostanze chimiche che lo tengono in vita. Le terminazioni nervose sono state connesse ad un computer superscientifico che fa sì che la persona a cui appartiene il cervello abbia l’illusione che tutto sia perfettamente normale. Sembra che ci siano persone, oggetti, il cielo ecc…ma in realtà l’esperienza della persona [la vostra esperienza] è in tutto e per tutto il risultato degli impulsi elettronici che viaggiano dal computer alle terminazioni nervose.
Il computer è così abile che se la persona cerca di alzare il braccio la risposta del computer farà sì che <<veda>> e <<senta>> il braccio che si alza. Inoltre, variando il programma lo scienziato malvagio può far sì che la vittima <<esperisca>> [ovvero allucini] qualsiasi situazione o ambiente lo scienziato voglia. Può anche offuscare il ricordo dell’operazione al cervello, in modo che la vittima abbia l’impressione di essere sempre stata in quell’ambiente. […..]
Potremmo anche immaginare che tutti gli esseri umani…siano cervelli in un’ampolla. Naturalmente lo scienziato malvagio dovrebbe trovarsi al di fuori. Dovrebbe? Magari non esiste nessuno scienziato malvagio; magari l’universo…consiste solo in macchinari automatici che badano a un’ampolla piena di cervelli. Supponiamo che il macchinario automatico sia stato programmato per dare a tutti noi un’allucinazione collettiva….Quando sembra a me di star parlando a voi, sembra a voi di star ascoltando le mie parole. Naturalmente le mie parole non giungono per davvero alle vostre orecchie, dato che non avete [vere] orecchie, né io ho una vera bocca e una vera lingua. Invece, quando produco le mie parole quel che succede è che gli impulsi efferenti viaggiano dal mio cervello al computer, che fa sì che io <<senta>> la mia stessa voce che dice quelle parole e <<senta>> la lingua muoversi, ecc., e che anche voi <<udiate>> le mie parole e mi <<vediate>> parlare, ecc.
In questo caso, in un certo senso io e voi siamo davvero in comunicazione. Io non mi inganno sulla vostra esistenza reale, ma solo sull’esistenza del vostro corpo e del mondo esterno, cervelli esclusi”
H.Putnam – Brains in a Vat