Archivi del giorno: febbraio 13, 2011

Il Valore dei Blog dell’Huffington Post

La cessione dell’Huffington Post  ad Aol ed il valore della transazione, hanno scatenato il risentimento e la protesta da parte dei blogger che contribuivano gratuitamente al “superblog” statunitense.

Vista l’enorme somma ricavata dalla vendita, Arianna Huffington è stata richiamata ad ossequiare i propri principi e le dichiarazioni effettuate nel tempo chiedendo a gran voce una compensazione per il lavoro svolto, come segnalato anche dal quotidiano torinese.

Visto l’eco della notizia e l’interesse al tema generale, che si lega complessivamente al filone del crowdsourcing, il NYT ieri ha prodotto un’analisi esaustiva che quantifica concretamente il valore economico dei blog dell’Huffington Post.

Nell’articolo viene identificato specificatamente il peso dei blog, analizzando il numero di pagine viste sul totale ed i commenti [e dunque la partecipazione dei lettori] per arrivare a quello che potrebbe essere il valore in termini di ricavi pubblicitari.

Ne emerge un rapporto di 1 a 20 tra gli articoli retribuiti e quelli gratuiti di “blogger” che darebbero luogo a revenues pubblicitarie nell’ordine di poco più di 6 US $ ogni mille pagine viste.

Se, da un lato, permane la difficoltà di quantificare il valore delle professioni intellettuali, dall’altro pare confermarsi allo stato attuale la necessità di una massa critica di utenti  per ottenere una sostenibilità economica all’informazione online nelle sue diverse forme.

Sino a quando non saranno rivisti e rielaborati in maniera condivisa i criteri di remunerazione, attualmente basati solo su parametri quantitativi,  la qualità continuerà ad essere opinabile accessorio all’interesse prevalente per le masse.

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Kant & Wikipedia

Giuliano Ferrara, nel corso della manifestazione al Teatro Dal Verme, dopo aver impropriamente citato Kant,  spiega che i PM sono inquisitori.

Che il filosofo tedesco sia una lettura difficile che si presta ad interpretazioni diverse tra loro è possibile.

Certamente bastava una rapida consultazione di Wikipedia per appurare in maniera incontrovertibile come la legislazione italiana, al pari di altre, preveda il principio di obbligatorità dell’azione penale e che il ruolo istituzionale del Pubblico Ministero sia precisamente quello di  inquisire e perseguire i reati.

Alla prossima occasione potrebbe essere opportuno rielaborare lievemente  il concept propagandistico.

Si suggerisce, se posso, “in mutande, vivi e con uno smartphone per la consultazione rapida dell’abc sul web”. Prego.

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