Business Model

Google cerca di sconfiggere la fama di parassita dell’industria dell’informazione, che tanti problemi e conflitti ha creato nel tempo tra l’impresa di Mountain View ed il comparto editoriale in tutto il mondo, e lancia un nuovo servizio che dovrebbe aiutare gli editori, le testate online a risolvere l’insoluta, ad ora, questione di quale sia un modello di business sostenibile, con un prodotto, a cavallo tra la promozione, la brand awareness e la ricerca, il sondaggio.

L’idea ha buone potenzialità e consente, per avere un termine di paragone, un CPM intorno ai 15$, un livello di ricavo superiore a quello attuale di molte testate. Resta solo una domanda, come mai gli editori non ci hanno pensato autonomamente e hanno avuto bisogno di attendere la proposta fatta da terzi? Non è una perplessità di poco conto, a mio avviso, e potrebbe aiutare a spiegare su cosa si basa, quali siano le fondamenta dell’attuale crisi economica che attraversa l’industria dell’informazione.

Ne parlo, iniziando in questo modo un ciclo di almeno 5 appuntamenti su questo tema, nella mia colonna settimanale all’interno degli spazi dell’ Osservatorio Europeo di Giornalismo.

2 commenti

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2 risposte a “Business Model

  1. icittadiniprimaditutto

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  2. Gentile Pier Luca, innanzitutto complimenti per il blog. Ci sono capitato oggi e ci ho navigato tutto il pomeriggio. Sto cercando notizie, appunti e spunti per la mia tesi di laurea e questo blog mi pare ottimo in fatto di aggiornamento e qualità dell’informazione. Due soli dubbi: i dati pubblicati ogni volta sono sempre affidabili? Le fonti quali sono? E poi, le conseguenze logiche e/o le opinioni sono frutto di ragionamento personale o potrei considerarle rilevanti da un punto di vista accademico? Giusto per sapere come potrei trattare le molte informazioni che mi vengono offerte in queste pagine.
    Qualora avesse un minuto per rispondermi, gliene sarei molto grato.
    Grazie e buon lavoro.
    Giacomo

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