La notizia

Uno dei fundamentals del [buon] giornalismo si basa sulla famosa “regola delle 5 W” considerati i cinque punti irrinunciabili per il coinvolgimento del lettore.

La regola, nata negli USA agli inizi dell’800, può essere funzionale da un lato per sintetizzare al massimo una notizia e dall’altro per costruire lo scheletro dell’articolo da redigere.

Approfondendo l’argomento si scopre che Tommaso D’Aquino alla fine del 12° secolo aveva già ampliato il concetto nella sua opera Summa Theologiae distinguendo otto elementi fondamentali:

Latino Italiano 5 W
1. QUIS «Chi» “Who”
2. QUID «Cosa» “What”
3. QUANDO «Quando» “When”
4. UBI «Dove» “Where”
5. CUR «Perché» “Why”
6. QUANTUM «Quanto» assente
7. QUOMODO «In che modo» assente
8. QUIBUS AUXILIIS «Con quali mezzi» assente

[Via]

Il giornalismo e le notizie subiscono [ad oggi è il termine più consono] l’influenza dei cambiamenti relativi dal passaggio in corso dal broadcasting al narrowcasting, del “twitter giornalismo” , della disintermediazione e degli aggregatori, nonché delle nuove strategie di comunicazione e coinvolgimento che ne derivano.

La notizia esce dunque da schemi classici sino ad arrivare ad essere analisi semantica come nel caso delle due immagini sottoriportate [cliccando sulle immagini avrete accesso ai relativi siti d’informazione]

Newstin - analisi semantica media & publishing

Newstin - analisi semantica media & publishing

Silobreaker - news barak Obama

Silobreaker - news Barak Obama

La notizia si crea infine anche attraverso il data mining generando quello che è stato definito giornalismo computazionale nato per affiancare l’attività di indagine giornalistica con strumenti digitali e sviluppatosi – all’eccesso, spesso senza il controllo delle fonti – per il contenimento dei costi.

Come organizzare le relazioni tra giornalisti, pubblico attivo, pubblico di esperti, in modo che emergano le informazioni e circolino nel modo più libero e intelligente è sicuramente uno dei nodi centrali da sciogliere relativamente alle notizie ed alla notiziabilità per la ripresa e lo sviluppo dell’editoria.

Apparentemente in Italia abbiamo risolto il problema a monte assumendo a tempo determinato il miglior newsmaker sul mercato.

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