Infonauti ed Internauti

L’Osservatorio Demos-Coop, che già a dicembre aveva diffuso i dati sul rapporto degli italiani e l’informazione, ha pubblicato un approfondimento su informazione e coinvolgimento politico della popolazione del nostro Paese.

Il sondaggio è stato condotto da Demetra [sistema CATI] a fine novembre 2012. Il campione nazionale intervistato è stato di 1323 casi ed è rappresentativo della popolazione italiana con 15 anni e oltre per genere, età, titolo di studio e zona geopolitica di residenza. I dati sono stati ponderati in base al titolo di studio [margine di errore 2.7%].

Nonostante la centralità sulla partecipazione politica, dalla quale emerge peraltro la marginalità di Twitter in barba alle agende, ai titoli di giornale ed al gran bailamme in Rete questo fine settimana, vi sono alcuni aspetti specificatamente dedicati alla fruizione dell’informazione che consentono di focalizzare meglio il tema di quanto non fosse possibile fare grazie ai dati di dicembre.

La ricerca identifica quattro cluster, quattro gruppi di persone sufficientemente omogenei al loro interno, della popolazione italiana:

  • Cives-Net, coloro che leggono quotidiani online, discutono e si informano di politica in Internet
  • Infonauti, coloro che leggono giornali online
  • Internauti, usano internet ma non leggono giornali online né discutono e si informano di politica in internet
  • Offline: cittadini che non utilizzano internet

La tavola di sintesi identifica le principali caratteristiche di ciascun gruppo sia sotto il profilo socio-demografico che per categoria professionale. Per l’ennesima volta si conferma come il digital divide non sia tecnologico, anche se ovviamente la tecnologia disponibile, o meno, è facilitante a parità di condizione, bensì generazionale e soprattutto socio-culturale.

Profilo Sociodemografico Demos

Se la televisione resta saldamente al primo posto come mezzo d’informazione quotidiano, Internet conquista ampiamente la seconda posizione scavalcando radio, giornali e periodici settimanali in particolare per quanto riguarda alcune categorie più evolute della popolazione.

Come viene evidenziato nel rapporto, è interessante osservare le diverse preferenze e valutazione verso i giornali e programmi di approfondimento. Ad esempio, il quotidiano più letto dai Cives.Net è «la Repubblica». Probabilmente ciò avviene anche nella sua versione online come parrebbero confermare i dati Audiweb . Anche per gli Infonauti «la Repubblica» resta il giornale letto con maggiore frequenza. Mentre Internauti e “cittadini offline” preferiscono il «Corriere della Sera». Dati da non trascurare stante le indiscrezioni sull’adozione di paywall da parte di entrambi i quotidiani in questione.

Relativamente alle testate giornalistiche televisive – se escludiamo i Tg regionali, che ottengono trasversalmente il massimo del consenso – è il Tg3 quello a cui viene attribuita maggiore credibilità da parte dei Cives. Net. Vengono poi indicati il TG di la7 e RaiNews24. Per gli Infonauti e gli Internauti invece è il Tg5 quello segnalato per primo. Il Tg1 viene richiamato anzitutto dai “cittadini offline”. Al di là dei Tg regionali le preferenze espresse sono fortemente influenzate dall’orientamento politico come emergeva con chiarezza dall’indagine di dicembre

Relativamente alle trasmissioni di informazione e approfondimento, Ballarò, Che tempo che fa e Report sono i programmi più indicati dai cives.net. Le Iene o Striscia la notizia quelli segnalati come i più affidabili dagli altri cittadini. L’infotainment è privilegiato dunque nel complesso all’approfondimento. Altro aspetto da non trascurare per il quale la gamification dell’informazione potrebbe essere un “cavallo di troia”  in tal senso.

Uso della Rete & Informazione

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