Dopo l’incontro [quasi segreto] di Chicago anche alle nostre latitudini, per non essere da meno, pare che gli editori abbiano avuto il loro “meeting clandestino”.
Secondo quanto riportato da fonti autorevoli, a margine del convegno tenutosi recentemente alla Bagnaia vi sarebbe stato un rendez-vouz a bordo di uno yacth privato al quale avrebbero partecipato rappresentanti della Mondadori, di Rcs ed altri editori minori, mentre in rappresentanza delle istituzioni avrebbero presenziato Bonaiuti e la neo ministra del turismo Brambilla.
Sulla base delle indiscrezioni trapelate parrebbe che grazie al sapiente coordinamento della Brambilla che era portavoce oltre che del Governo anche dell’ ANSI [Associazione Nazionale Sciampiste d’Italia] siano stati redatti i cinque punti cardine per risollevare le sorti economiche dell’editoria nostrana.
“Il Giornalaio” è riuscito ad ottenerne un estratto ed è in grado si anticiparne i contenuti in anteprima nazionale.
I cinque punti:
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Chiusura immediata di tutte le edicole che verranno sostituite dai nascenti “centri di diffusione della lettura” situati in tutti i comuni con almeno 15mila abitanti. I centri, gestiti direttamente da un pool di editori, consentiranno di ridurre al minimo le copie invendute ed i relativi oneri di cui è noto sono unici responsabili i giornalai con la loro inadeguatezza.
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Divieto assoluto per i bar di rendere disponibili quotidiani e riviste ai loro avventori. I bar , infatti, si sono trasformati in sale di lettura gratuita minando seriamente le vendite ed i conseguenti ricavi per l’editoria nazionale. I bar che previa autorizzazione ministeriale volessero offrire questo servizio alla propria clientela dovranno registrarsi presso il locale “centro di lettura” autorizzato e pagare una tassa mensile basata sul rapporto tra il numero di quotidiani acquistati e gli scontrini fatti nel mese di competenza.
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Partnership editori e parrucchieri [ di cui si è fatta promotrice e garante in prima persona la ministra Brambilla] per la diffusione e la vendita di settimanali e mensili dei quali è risaputo i clienti sono fruitori da tempo. L’accordo avrà validità per i centri urbani tra i 5mila ed i 15mila abitanti garantendo così la copertura del territorio per i comuni non serviti dai precitati centri di diffusione della lettura.
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Difesa del diritto d’autore con l’introduzione di un decreto legge che preveda pene comprese tra un minimo di 10 anni e l’ergastolo oltre a sanzioni amministrative, da valutare singolarmente caso per caso, che potranno raggiungere il milione di euro per i trasgressori. A tale proposito, sulla base del principio “educhiamoli subito”, è contemplato un aumento delle pene previste sino al doppio per i minorenni purché non veline o residenti in Campania, come espressamente richiesto da Bonaiuti. Nel caso che la violazione del diritto d’autore avvenga con l’ausilio o l’utilizzo di tecnologie o mezzi multimediali – internet in primis – sarà costretto a diffondere a proprio carico, previo acquisto, 5mila copie del cd musicale di Apicella – Berlusconi e 10mila fascicoli della raccolta “Berlusconi tale e quale”.
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Difesa del giornalismo e dei giornali italiani grazie al divieto di introduzione e vendita sul territorio nazionale di qualunque giornale o rivista estera peraltro notoriamente asserviti alternativamente al comunismo più estremista e/o agli interessi di Murdoch.
A margine dell’incontro, infine, sono state effettuate delle considerazioni relativamente alla cosiddetta libertà di stampa che, fortunatamente, è stata reputata un problema già risolto.
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