L’ imprenditore ha ottenuto, suo malgrado, il suo quarto d’ora di celebrità.
Il motivo? Quello che ormai è una pratica talmente comune che persino i tribunali anglosassoni ne hanno autorizzato la possibilità durante le udienze: “twittare” live dall’ assise della Confindustrai tenutosi ieri.
La cosa ha destato un tale scalpore da guadagnarsi articoli di giornale e servizi al telegiornale che gli hanno affibbiato la definizione di talpa o di passerotto, uccellino che rischia di essere impallinato.
Come spiega lui stesso tutto nasce dall’interpretazione di un singolo tweet ripreso come unico elemento di un reportage che è stato ben più articolato.
Isolare una singola affermazione ed espanderne [pour cause?] la portata è uno dei vizi capitali di molti giornalisti, quando questo avviene in un contesto, quale quello di Twitter, sul quale necessitano evidentemente di un percorso di alfabetizzazione di base rompendo lo schema mentale prevalente, il risultato non può che essere di scarso livello in termini di informazione e servizio al lettore.
La talpa non esiste, gli struzzi nascondono la testa su dinamiche talmente diffuse da essere presto disciplinate proprio in ambito giornalistico, il rigor mortis dell’informazione nel nostro paese è sotto gli occhi di tutti grazie, anche, a questo “caso”.
Altre voci e fonti, che certamente sarà necessario aggiornare nel tempo, sull’argomento in questione:
- L’articolo realizzato da “L’Imprenditore” al rientro da Bergamo.
- I Contributi di Alessandra Farabegoli & Gino Tocchetti sulla questione
- Alcuni degli articoli apparsi online sulla vicenda: Repubblica, Stampa, Asca, Giornale, Lettera43, Eco di Bergamo, Linkiesta, AGI – Agenzia Giornalistica Italia, Il Secolo XIX.
- Un mio articolo di qualche giorno fa su Innovazione d’Impresa & Social Media che, visto il tema dell’assise di Confindustria, mi pare opportuno segnalare.