“L’etica in generale può essere definita l’arte di dirigere le azioni degli uomini verso la produzione della maggior quantità possibile di felicità per coloro il cui interesse si mira. […..]
Se si esaminerà il valore di un piacere considerato in se stesso e in relazione con la stessa persona, lo si troverà dipendere da 4 circostanze: la sua intensità, durata, certezza, prossimità; e dalle stesse circostanze dipende anche il valore di un dolore. Ma in fatto di dolori e piaceri, non basta esaminarne il valore come se fossero isolati e indipendenti: dolori e piaceri possono avere conseguenze, che a loro volta saranno altri dolori e altri piaceri.
Trattandosi di fare stima relativamente ad una collettività, bisogna aggiungere ancora una circostanza: la estensione, cioè il numero di persone che si devono trovare impressionate da quel piacere o dolore.
Si vuole valutare un’azione? Bisogna seguire minuziosamente tutte le operazioni testè indicate. Sono gli elementi del calcolo morale. Questa teoria del calcolo morale non è stata esposta mai chiaramente; ma in pratica è stata sempre seguita, ogni qualvolta almeno gli occhi degli uomini hanno avuto idee chiare del proprio interesse”.
J. Bentham – Introduzione ai principi della morale e della legislazione –